La classe è la nostra casa (terza parte)
Pulizia e ordine degli spazi
Dopo la prima e la seconda parte , torna la rubrica a cura di Flavia Franco “La classe è la nostra casa”, un utile approfondimento per parlare dello spazio classe, luogo in cui il bambino deve sentirsi accolto con affetto e cura, un vero e proprio laboratorio nel quale sviluppare le proprie potenzialità e accrescere le competenze, sperimentando, collaborando, creando, divertendosi. Uno spazio che deve ispirare armonia e gentilezza.
In questo quadro, la pulizia e l’ordine dell’ambiente rivestono un ruolo molto importante!
Quaderni lasciati in disordine, sedie e banchi mal sistemati, cartelle lasciate a se stesse, oltre a diventare ostacoli per l’evacuazione della classe in caso di pericolo, si trasformano in occasioni di nervosismo e confusione.
Zigzagare tra gli spazi per recarsi in bagno, rischiando di inciampare, trascinare sedie che vanno continuamente rimesse a posto, spostarsi tra banchi in posizioni poco funzionali, complica la vita degli alunni diventando un buon motivo per perdere la concentrazione durante la lezione.
Da sotto banchi ingombri (laddove esistano) rischiano spesso di precipitare quaderni, libri, cartelline… e noi sappiamo bene quanto poco basti ai nostri alunni per distrarsi facendo perdere la pazienza anche al docente più serafico! Dunque, sarà utile che gli alunni si abituino a portare a scuola solo il materiale indispensabile, seguendo l’orario delle discipline.
Carte e cartacce lasciate sui banchi o cadute sul pavimento, magari dopo l’intervallo, insieme a matite o gomme perdute, trasformano l’ambiente in un luogo poco accogliente, ben lungi dagli obiettivi di educazione civica cui dovremmo condurre i nostri alunni.
Quali accorgimenti possiamo dunque utilizzare?
Innanzitutto, sarà indispensabile coinvolgere i bambini in prima persona, chiedendo loro di trasformarsi in custodi attivi della “casa” in cui trascorrono molte ore della giornata, diventando così dei “generatori di armonia”.
Potremo proporre loro, attraverso il “potere del cerchio” (non sai di cosa si tratta? Consulta la pagina “Il cerchio dei lettori” per scoprirlo!), di creare una rubrica di atteggiamenti virtuosi.
Ecco più o meno quella che hanno creato i miei alunni:
- risistemare la sedia sotto il banco ogni volta che si alzano (senza trascinarla, ovviamente);
- verificare periodicamente la posizione del banco, ad esempio dopo l’intervallo o dopo momenti di lavoro di gruppo;
- creare “squadre di riordinatori” che, a turno, si occupino di mantenere la classe in condizioni armoniose, raccogliendo le cartacce, sistemando le cartelle fuori posto, riorganizzando i libri posti sugli scaffali;
- diventare consapevoli del lavoro dei bidelli e della necessità di rispettarlo, manifestando loro gratitudine, magari con un biglietto o un disegno.
Una possibile strategia è quella di fotografare la classe prima e dopo, in modo che gli alunni, vedendo le immagini a confronto proiettate sulla LIM, possano rendersi conto dell’armonia che permane in un ambiente in cui le cose sono al loro posto. A volte basta davvero poco, che ne pensate?
Flavia Franco
Insegnante di scuola primaria, tutor di scienze della formazione primaria, autrice di testi ministeriali e di narrativa, formatrice esperta di didattica della letto-scrittura, giornalista, blogger.