Montessori Day
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“Quando la mano si perfeziona in un lavoro scelto spontaneamente, e nasce la volontà di riuscire, di superare un ostacolo, la coscienza si arricchisce di qualcosa di ben diverso da una semplice cognizione: è la coscienza del proprio valore.”
Maria Montessori
Il 31 agosto 1870 nasceva Maria Tecla Artemisia Montessori a Chiaravalle, grande pedagogista che divenne famosissima nel mondo grazie al famoso metodo educativo per bambine e bambini che prese il suo nome, ovvero il “Metodo Montessori”. Per festeggiare questo giorno speciale, per te un approfondimento dalla Guida Didattica per la Scuola dell’Infanzia “Educare Imparare Crescere” (2019). Inoltre, in fondo, un’attività speciale da scaricare e proporre alla tua sezione dopo il rientro a scuola.
Buona lettura!
Il metodo Montessori è uno dei metodi più famosi della pedagogia contemporanea, affonda le sue radici in un’Italia a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e deve la vita al lavoro instancabile e pieno di entusiasmo di una giovane e appassionata dottoressa.
Maria Montessori (1870-1952) iniziò la sua carriera da medico, lavorando a Roma nelle cliniche che si occupavano di educare e sostenere lo sviluppo di bambini ortofrenici, ossia bambini con disturbi di deficienza mentale congenita o acquisita, per poi approdare all’apertura di scuole chiamate “Case dei bambini”. Da quella prima esperienza molti furono gli aggiustamenti, le rivisitazioni, le innovazioni e i miglioramenti, ma i princìpi che Maria Montessori individuò inizialmente rimasero immutati e possono essere sintetizzati così:
- i bambini sono guidati da periodi sensitivi, istinti guida che permettono loro, in situazione di libertà, di scegliere le attività, le esperienze e i materiali che hanno lo scopo di far acquisire al bambino le abilità psico-fisiche necessarie per accedere ai gradini evolutivi successivi;
- per poter sperimentare in maniera efficace i periodi sensitivi è necessario che gli insegnanti preparino un setting educativo che sostenga e stimoli il bambino in autonomia e sicurezza;
- l’ambiente gioca un ruolo centrale e deve essere studiato nei minimi dettagli, con estrema attenzione agli arredamenti, ai colori, ai materiali, alla proporzionalità degli strumenti, alla disposizione degli oggetti e al significato pedagogico che ciascuno riveste;
- l’insegnante ha il ruolo di sostenere i bambini accompagnandoli nei singoli processi di maturazione. Maria Montessori vedeva l’insegnante come un angelo custode che protegge il bambino, che aiuta senza anticipare, che funge da ponte con il materiale presente, che accompagna con umiltà e rispetto.
Se tutti questi princìpi verranno attentamente corrisposti nella pratica educativa quotidiana, i benefici che i bambini ne otterranno saranno numerosi e stupefacenti. I bambini saranno rilassati, profondamente appagati perché in contatto profondo con i loro bisogni evolutivi, tolleranti perché abituati a muoversi e vivere all’interno di una comunità, autonomi perché affiancati nel processo di conquista della cura del sé e dell’ambiente circostante, liberi nel pensiero e nello spirito e in armonia con il mondo circostante fatto di relazioni e incontri.
E ora… dalla teoria alla pratica!
Scarica l’attività dedicata al Metodo Montessori (dalla Guida “Didattica per competenze” 2018).