Facilitare la risoluzione dei problemi matematici, imparare a ragionare e a memorizzare concetti matematici importanti: come fare?
La didattica necessita di una continua contestualizzazione, con l’ausilio di contenuti disciplinari che devono essere facilmente compresi dai ragazzi.
La scuola, nella sua dimensione educativa, sta attraversando un momento estremamente delicato in cui la didattica necessita di una continua contestualizzazione, con l’ausilio di linguaggi e modalità operative dirette e contenuti disciplinari che devono essere facilmente compresi dai ragazzi.
Quali sono le principali difficoltà legate all’insegnamento della matematica?
La matematica e, con essa, il blocco scientifico delle discipline, rappresentano da sempre uno dei più complessi banchi di prova per i docenti che si trovano a dover affrontare, prima della risoluzione delle situazioni operative in classe, la fase della comprensione dei processi matematici e scientifici.
Quali sono le NECESSITà più impellenti per gli insegnanti?
Gli insegnanti hanno la necessità di connettere i processi logico-matematici alle situazioni concrete vicine al vissuto dei bambini, la corretta rappresentazione delle quantità, il mondo dei numeri e delle misure e tutto quanto attiene l’universo delle logiche scientifiche.
L’obiettivo sarà quello di appassionarsi al mondo dei numeri ed alle loro innumerevoli combinazioni, in cui sia il docente che il bambino sono protagonisti dell’avventura del conoscere.
La matematica, se affrontata e conosciuta con le modalità della scoperta è tutto questo:
- ragionare per gradi, utilizzando il livello raggiunto quale trampolino per il prossimo step di comprensione della realtà.
- comprendere e risolvere attività legate alla matematica e interdisciplinari, coordinando il gruppo classe in modo da farlo lavorare sempre con maggiore autonomia e gratificazione personale. Le attività devono accompagnare i bisogni degli alunni, permettendo loro di vivere l’apprendimento della matematica con estrema spontaneità, tanto da non percepirne l’onere.
- realizzare un percorso sui Problemi matematici sia con parti esplicative sia con esercizi gradualizzati per “testare” il grado di competenza raggiunto dagli alunni; a quest’ultimi si dà la possibilità di sperimentare quanto abbiano sviluppato le capacità di ragionamento: dal momento in cui il problema viene proposto fino alla stesura della soluzione.
Come facilitare l’approccio con i problemi matematici?
Un modo efficace è proporre il Problem solving in chiave cooperativa in classe, con il preciso scopo di facilitare, tra tutti i membri del gruppo classe, la creazione di uno spazio in cui ciascuno è incluso o chiamato a partecipare con le proprie modalità e tempi alla comprensione e poi alla risoluzione dei problemi.
Un ulteriore percorso sui problemi a sfondo storico (in situazioni e fatti fantastici o ricadenti in epoche precedenti come il riferimento storico antropologico alle civiltà passate come Cretesi, Greci e Romani) permette di operare in un ambiente diverso e perciò più accattivante.
E per imparare a ragionare e a memorizzare concetti matematici importanti?
Grazie all’enigmistica è possibile combinare logica e gioco: guardare la realtà con questa modalità interpretativa è a fondamento della costruzione del pensiero competente come viene richiesto anche dalle prove INVALSI. Formare al ragionamento logico, non trascurando l’utile esercizio della memorizzazione e del calcolo, anche per mezzo di attività ludico-espressive, favorisce anche il graduale passaggio alla didattica disciplinare della scuola secondaria.