Arrivano le vacanze… parliamo di compiti!
Guida ai compiti delle vacanze
La scuola accoglie con grande sollievo l’arrivo del mese di Giugno.
I bambini e le bambine sono stanchi, il lavoro di apprendere è impegnativo e spesso non è l’unico che essi svolgono.
Corsi di danza, basket, nuoto, musica, calcio... ciascuno di loro è spesso impegnato in altre attività che, seppur utili o rilassanti, contribuiscono al carico della fatica e dello stress.
Anche per gli insegnanti la conclusione dell’anno scolastico rappresenta un momento molto faticoso, dopo un anno di intenso lavoro si tirano le fila, si effettuano riunioni e collegi docenti, si compilano documenti di valutazione e relazioni, si ultima la compilazione dei registri elettronici, si espletano gli adempimenti burocratici che richiedono attenzione e generano altro stress.
Tutte operazioni che si svolgono in gran parte quando i bambini sono ormai in vacanza poiché, com’è noto, le insegnanti e gli insegnanti non terminano certo il loro lavoro con la chiusura delle lezioni!
La conclusione dell’anno scolastico porta con sé anche l’assegnazione dei cosiddetti “compiti delle vacanze”, spesso così poco amati in modo particolare dalle famiglie. Dal mio punto di vista credo che possano risultare molto utili, ovviamente se assegnati in misura ragionevole (anche i bambini e le bambine hanno diritto al riposo!).
Esistono in commercio moltissimi opuscoli divertenti che permettono ai nostri alunni di ripassare quanto fatto in classe durante l’anno, in modo ludico e piacevole.
La loro estate è comunque lunga così come il tempo del riposo; perciò, è importante mantenere la “macchina” funzionante. A tutte e tutti noi insegnanti è capitato di dover aspettare a volte fino a fine ottobre per dar tempo ai bambini di recuperare le conoscenze e le competenze con cui li avevamo lasciati l’anno precedente e poter iniziare gli argomenti nuovi.
Il compito estivo rappresenta inoltre un esercizio all’impegno.
Ovviamente molto dipende dall’approccio con il quale si affrontano questi piccoli obblighi.
In questo aspetto sono molto importanti i genitori: se adottano un approccio polemico, il bambino o la bambina sarà autorizzato a lamentarsi, a protestare, a fare le cose in fretta e male.
Se in casa si darà la giusta importanza al “mantenersi” in esercizio con qualche piccola attività, anche per i bambini e le bambine diventerà cosa di utile da svolgersi a puntate, magari organizzando il tempo senza pensare di completare il libro già a Giugno (cosa assolutamente inutile) oppure rimandando il tutto a settembre, con la fatica che ne conseguirà.
Abituare i bambini ad affrontare piccoli impegni, anche se a volte magari un po’ gravosi, aiuta a diventare grandi e a prepararsi a quello che, da adulti, sarà il rispetto delle regole e del lavoro.
Per rendere le attività più accattivanti, le maestre e i maestri potranno aggiungere qualcosa di piacevole come
- fare liberamente alcuni giorni di diario dei momenti scelti dai bambini perché da loro considerati più belli o densi di esperienze nuove
- creare una scheda dei posti speciali frequentati
- cucinare con la nonna e scrivere una ricetta
- fare una raccolta di oggetti che hanno lasciato un segno
Ovviamente senza pretendere l’obbligo o la perfezione.
Infine, ultimo ma non ultimo, il consiglio di leggere almeno (e dico almeno) due libri, scelti tra un elenco fornito dall’insegnante oppure liberamente in biblioteca o acquistati in libreria, a fumetti o scientifici, di avventura o di paura…
Diventeranno un bel patrimonio di parole, da raccontare agli amici al rientro a scuola!
Cosa consigliare ai tuoi alunne e alunni per le vacanze estive?
Flavia Franco
Insegnante di scuola primaria, tutor di scienze della formazione primaria, autrice di testi ministeriali e di narrativa, formatrice esperta di didattica della letto-scrittura, giornalista, blogger.